Descrizione
Isola dei Nuraghi Bovale Ciù Roussou 2021 U-Tabarka
Bovale 100%
Rosso rubino
Al naso è ricco e seppur giovane, dotato di una discreta complessità. Ottimi i profumi di frutti di bosco, macchia mediterranea, spezie col pepe nero tra le altre. La prugna rossa e note di cassis concludono l’insieme. Con l’invecchiamento si espanderanno per aggiunger complessità e finezza ulteriormente.
Al palato raggiunge con agilità equilibrio ed armonia. La freschezza e la trama tannica lo premiano con un sorso retto e decisamente gastronomico. Pareggiano le morbidezze con sorso voluminoso e adeguatamente profondo, tra aromi persistenti di more, ciliegie e spezie.
Fresca e fascinosa interpretazione di vino rosso sardo capace di evolvere meravigliosamente nel tempo, riuscendo a raggiungere punte di complessità e finezza notevoli.
Isola dei Nuraghi Bovale Ciù Roussou 2021 U-Tabarka
Il bovale è un vitigno autoctono sardo, chiamato localmente bovaleddu. Si distingue dal Bovale di origine spagnola, per via dell’acino più piccolo e dalla buccia molto spessa. Caratteristica che lo aiuta a resistere maggiormente agli agenti esterni, riuscendo a portare a maturazione il grappolo del tutto integro. Ciù Rousou significa più Rosso, a riprendere e riproporre la tradizione genovese, popolazione che fin dal ‘700 colonizzo l’intera isola emigrando da Tabarka, un isola di fronte a Bizerte sulla costa tunisina, assoggettata secoli in precedenza.
Le uve sono coltivate sull’Isola di San Pietro a Carloforte. Il corpo delle vigne è diviso su due grandi appezzamenti, situati al centro dell’isola. Vigna Alta e Vigna Bassa nel loro insieme coprono una superficie di quasi dieci ettari. La particolarità che contraddistingue le piante e le rende uniche, è che sono a piede franco. Dopo l’avvento della Fillossera quasi la totalità del patrimonio vinicolo europeo è innestato su un piede di vite americana. Solo in alcune condizioni di clima o di terreno l’afide non riesce a prosperare. Una di queste è il suolo sabbioso.
Inevitabilmente il piede americano, se è vero che difende, è anche vero che si comporta da filtro, tra il terreno e l’innesto, impoverendo la capacità d’espressione del vitigno.
Essendo l’isola di origine vulcanica, il suolo porta con se la grande varietà di minerali che il magma porta con se quando fuoriesce dal cratere, è composto anche da argilla, ma in grande maggioranza di sabbia.
Altra caratteristica del luogo è il vento quasi costante, fattore fondamentale per inibire naturalmente il proliferare della peronospora.
La vendemmia è svolta manualmente, e la fermentazione è condotta in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata. Affina negli stessi contenitori per un periodo minimo di 6 mesi.
U-Tabarca è il nome dato ai vini dall’azienda Tanca Gioia, per rendere omaggio e tributo alla storia centenaria dell’isola.