Descrizione
Barolo Brunate 2014 Claudio Boggione
Nebbiolo 100%
Biologico Green Experience.
Il vigneto denominato Brunate è intercomunale, perché si divide tra il comune di La Morra e Barolo. Ha un’ampiezza totale di 28 ettari. Claudio Boggione è proprietario di 2 ettari tutti nel comune di Barolo.
L’esposizione solare è a sud sud-est, mentre l’altitudine varia dai 230 ai 300 metri sul livello del mare.
Il suolo risale al periodo Tortoniano con argilla e grande presenza di Marne di Sant’Agata Fossili e sabbia.
Le piante hanno un’età variabile, con le più vecchie che arrivano a varcare i 50 anni.
Tipo di allevamento: Spalliera con potatura a Guyot.
La resa per ettaro si attesta intorno ai 50 ettolitri per ettaro.
La vendemmia è svolta manualmente con accurata selezione dei grappoli.
Dopo essere giunti in cantina le uve sono di raspate e lasciate fermentare senza aggiungere lieviti selezionati, in contenitori di acciaio inox dalla base larga. Questa fase dura dai 15 ai 20 giorni, a seconda delle annate, con rimontaggi giornalieri, per estrarre la maggior quantità di colore.
Affina per un primo periodo in botti di rovere di Slavonia dalle grandi dimensioni, e dopo il travaso termina la maturazione complessiva di 36 mesi in botti di rovere francese sempre di grandi dimensioni. Dopo l’imbottigliamento senza filtrazioni, rimane in bottiglia almeno un anno prima della commercializzazione.
Barolo Brunate 2014 Claudio Boggione
Colore rosso rubino scarico con ombre granata ai bordi del bicchiere.
Al naso ha profumi tipici del cru Brunate con la prugna rossa e la pesca bianca. Si apre verso le bacche selvatiche e i sentori che ricordano il sottobosco. La china e il rabarbaro lo identificano definitivamente come un Barolo. La qualità dei profumi e la pulizia del prospetto lo classificano come un grande Barolo.
Al palato è sontuoso con grande equilibrio tra morbidezze e durezze. L’annata, genericamente difficile in tutta la denominazione Barolo, ha, non solo risparmiato Boggione, ma lo ha addirittura premiato. Infatti, le reti di protezione dalla grandine, hanno evitato che il fenomeno atmosferico colpisse come nel resto della denominazione.
Ottimo il volume espresso e la struttura apportata da Tannini, acidità e mineralità. Dopo la deglutizione giungono aromi di frutta e di erbe aromatiche.
Il risultato finale tra prospetto olfattivo e presenza al palato è quello di un grande Barolo, e non solo tra i migliori dell’annata.