Descrizione
Barolo 2016 Raineri
Nebbiolo 100%
Rosso rubino scarico con vivaci riflessi granata.
Ci avviciniamo al naso con curiosità ed attesa: la 2016 a Barolo promette di essere una delle migliori annate di sempre. Al naso sprigiona intensità, qualità e quantità. I profumi di frutta sono attribuibili alla classica prugna, sostenuta da accenni di ciliegia. Le note scure di china e rabarbaro, di ricci di castagne, di sottobosco anticipano la violetta. Tabacco ed erbe aromatiche lo rendono ancora più affascinante. Sebbene ancora agli inizi della propria corsa alla maturità, non ci sono tentennamenti, nel definirlo di altissimo valore.
Al palato è tutto. Nel senso che ha tutto al posto giusto e con la corretta intensità. Ottima la struttura, sostenuta dai tre alfieri con passione, ha nei tannini maturi il più valoroso dei tre. Dal lato delle morbidezze, il volume, la cremosità sono talmente pregevoli, che il sorso acquisisce una profondità rara. Molto persistente il finale con aromi di prugna, di china e violetta.
Riassumendo i tre aspetti, la 2016 sarà davvero una grandissima annata, e quello di Raineri è davvero un ottimo Barolo, pienamente corrispondente al cru di appartenza.
Accompagna con coerenza un’infinità di piatti tradizionali piemontesi e liguri. I bolliti di Bue di Carrù, il coniglio stufato in tegame di terracotta con timo e olive taggiasche, la costata di Fassona, le foiade col ragù di lepre e le lenticchie rosse con cipolla, sedano, pomodorini ciliegini di Pachino e peperoncino rosso dell’Etna.
Barolo 2016 Raineri
All’azienda Raineri praticano un’agricoltura eco-sostenibile, con inerbimento del terreno, e difesa da oidio e peronospora con rama e zolfo. Nessun utilizzo di diserbanti.
Le uve provengono dalle vigne più giovani del vigneto Perno, collocato nel comune di Monforte d’Alba.
Suolo: la conformazione del suolo è sabbiosa, con marna di calcare ed argilla.
Esposizione e altitudine: sud – ovest, mentre il vigneto ha un’altezza media di 350 metri sul livello del mare.
Sistema d’impianto: spalliera con potatura guyot, per un’età media delle piante di 25 anni. La resa di uva per ettaro è pari a 55 quintali .
La vendemmia è svolta manualmente, per selezionare solo i grappoli migliori, con l’utilizzo di cassette da 20kg.
Il periodo, in condizioni normali di clima avviene intorno alla metà di ottobre.
Tolti i raspi prima della pigiatura degli acini, fermenta successivamente in vasche di acciaio inox termoregolate per un periodo circa tre settimane. Effettua la trasformazione malo lattica e poi affina in botti di rovere di Slavonia dalle grandi dimensioni, per 24 mesi.
La filtrazione avviene per decantazione e travaso, di conseguenza l’imbottigliamento è effettuato senza alcuna filtrazione o chiarifica.