Descrizione
Ribolla Gialla BBK 2016 Lis Neris
Ribolla Gialla 100%
Le uve sono coltivate e dunque vendemmiate in vigneti posti in tre piccole località appena al di là del confine in Slovenia: Barbana, Biljana, Kozana. Alvaro Pecorari, non avendo vigneti propri con Ribolla Gialla, ha cercato al di là di un confine, esclusivamente politico, dei vigneti dove da sempre coltivano, con grandissimi risultati, la Rebula, o Ribolla Gialla.
Il suolo è di natura Flysch eocenico. I vigneti sono collocati a 165 metri s.l.m.. Le viti hanno un età media di oltre 20 anni. Il sistema di allevamento è il Guyot Doppio capovolto e il sesto d’impianto prevede dalle 5.200 – 3.700 ceppi per ettaro.
La produzione è dai 50 ai 55 ettolitri per ettaro
La vendemmia è avvenuta a settembre 2016 ed è stata condotta manualmente con accurata selezione dei grappoli.
La fermentazione alcolica è stata svolta in contenitori di acciaio inox ad una temperatura controllata di 20-22 °C.
L’affinamento è avvenuto negli stessi contenitori di fermentazione sul deposito fine per 8 mesi, con frequenti bâtonnage. Dopo l’imbottigliamento ed un breve affinamento in bottiglia arriva sul mercato.
Ribolla Gialla BBK 2016 Lis Neris
Colore giallo paglierino
Al naso ha nitidi profumi di fiori bianchi, di agrumi e di frutta fresca. Ruotando il bicchiere si distinguono anche alcuni tratti di sensazioni marine.
Al palato ha splendide durezze a punteggiare l’insieme, con mineralità ed acidità ben percepibili. Nell’insieme è un vino fresco e molto piacevole. Persistente.
Ottimo compagno di aperitivi spensierati, di insalate di farro e orzo con zucchine, pomodori, cipolle di tropea e origano freschi. Da provare con le frittate sottili di borragine, cipollotto, noce moscata e maggiorana.
I vini sono prodotti esclusivamente con le uve provenienti dai vigneti di proprietà e da alcune vigne coltivate direttamente in territorio sloveno. In vigna la lotta ai parassiti è condotta con sistemi biologici, e la grande maggioranza delle operazioni sono effettuate manualmente.
L’azienda può vantare un controllo delle emissioni di Anidride Carbonica, e sul piano energetico sfrutta l’energia solare catturata e trasformata dagli impianti fotovoltaici di proprietà, risultando completamente auto sufficiente.