Descrizione
Champagne rosé brut Richard Royer
Pinot Nero 90% e Chardonnay 10%
Biologico certificato Terra Vitis
RM Recoultant Manipulant
Colore rosa chiaretto.
Al naso è intenso e fine, con profumi di frutti di bosco, di ciliegia e di amarena. Si affacciano anche note di bacche selvatiche e di fiori. I profumi sono puliti, chiari e ben riconoscibili, ottimi per qualità e per intensità.
Al palato l’ingresso è voluminoso e ben strutturato. Si allarga con grazia ed eleganza. La percezione della carbonica è di una bolla fine ma ben presente, così come sono puntuali freschezza e mineralità. La notevole cremosità lo rende equilibrato, ed allarga la possibilità di abbinamento al cibo.
Ottimo champagne rosé da vigneron, capace di essere voluminoso ed insieme molto elegante.
Champagne rosé brut Richard Royer
Elaborato con il metodo del Melange, cioè alla parte vinificata in bianco si aggiunge una piccola percentuale di vino vinificato in rosso.
Prodotto dalla cuvée di due vendemmie differenti: 2014 e 2015 più una parte di vino di riserva. Il 15% di quest’ultimo matura in botti di legno.
Il suolo è composto da argilla e calcare, risalente al periodo Kimmeridgiano.
La vendemmia si svolge manualmente con separazione delle diverse parcelle.
Durante la pressatura si procede alla separazione dei succhi. La fermentazione alcolica e la trasformazione malo lattica si svolgono in contenitori di acciaio inox.
Rifermenta in bottiglia per un periodo variabile dai 24 ai 36 mesi.
Dal XVIII secolo, la famiglia Royer gestisce la tenuta situata in un piccolo paese della Cote de Bar, famoso per le sue colline: Balnot sur Laignes. La Cote de Bar geograficamente si trova a sud della denominazione Champagne, nel distretto denominato Aube. La cote de bar si estende per oltre 8000 ettari di vigneti.
Richard Royer, l’attuale proprietario, è ben consapevole della necessità di non restare aggrappati alla storia, ma di trarre spunto da essa, per evolvere e arricchirsi di conoscenza. L’esperienza, il rispetto della terra e il desiderio di conoscenza, sono il metodo con la quale il Vigneron Richard Royer coltiva i propri 13 ettari.