Descrizione
Champagne brut Mlle Jeanne 2018 Richard Royer
Pinot Nero 60% e Chardonnay 40%
Biologico certificato Terra Vitis
RM Recoultant Manipulant
Colore giallo paglierino intenso cangiante all’oro
Al naso è intenso, lindo, terso ed appassionante. La mano del Vigneron, e il terroir d’appartenenza, mantengono una traccia simile a quella dei millesimi precedenti. I profumi sono di ribes rosso e bianco, di prugna gialla e passando ai fiori di camomilla e ginestra. Le note di crema e burro, anticipano quelle più fresche di mare, alghe e scogli. Anche alcune spezie sottili conquistano il degustatore.
Complessivamente il panorama delle sensazioni evocate sono molto piacevoli, così da portare all’emozione.
Al palato colpisce per l’equilibrio, per la consistenza e per la raffinatezza della bolla. Acidità e mineralità in abbondanza ne prolungano il sorso, rendendolo accattivante. Gli aromi percepiti, sono di agrumi, frutta e spezie dolci.
Anche in questo millesimo si conferma un grandissimo champagne da vigneron. Dedicato alla giovane figlia, la Mademoiselle Jeanne.
Champagne brut Mlle Jeanne 2018 Richard Royer
Il suolo è composto da argilla e calcare, risalente al periodo Kimmeridgiano.
Età del vigneto: le piante hanno un’età variabile dai 15 ai 35 anni.
La vendemmia si svolge manualmente con separazione delle diverse parcelle.
Durante la pressatura si procede alla separazione dei succhi. La fermentazione alcolica avviene in contenitori di acciaio inox per il Pinot Nero, mentre lo Chardonnay la effettua in botti di rovere.
Rifermenta in bottiglia per un minimo di 48 mesi.
Dal XVIII secolo, la famiglia Royer gestisce la tenuta situata in un piccolo paese della Cote de Bar, famoso per le sue colline: Balnot sur Laignes. La Cote de Bar geograficamente si trova a sud della denominazione Champagne, nel distretto denominato Aube. La cote de bar si estende per oltre 8000 ettari di vigneti.
Richard Royer, l’attuale proprietario, è ben consapevole della necessità di non restare aggrappati alla storia, ma di trarre spunto da essa, per evolvere e arricchirsi di conoscenza. L’esperienza, il rispetto della terra e il desiderio di conoscenza, sono il metodo con la quale il Vigneron Richard Royer coltiva i propri 13 ettari.