Il Gruccione e Il Sant’Onorata 1953 sono Lugana autentici. 100% Lugana.
Non ci possono essere modi diversi di iniziare a parlare dei Lugana di Nunzio Ghiraldi, se non scrivendo di storia. Nunzio era anche il nome del nonno, perché una romantica tradizione famigliare vuole, che il primogenito maschio prenda il nome del nonno. Nunzio è stato colui che nel lontano 1953 ha piantato la prima vigna. Quelle piante esistono ancora oggi ed insieme ad altre interrate negli anni successivi, costituisce il corpo delle vigne vecchie.
Nunzio è anche il nome del giovane e attuale proprietario. Personaggio vulcanico, competente ed appassionato, si è formato seguendo studi completamente diversi, da quelli, che lo fanno essere uno dei migliori produttori di Lugana. Laureato in Giurisprudenza, non è passato troppo tempo prima che il campo lo chiamasse a sé, come accadde precedentemente per suo padre, e ancora prima di lui per il Nonno.
La terra ha un potere immenso: lascia indifferenti solo chi nei campi non ci è mai stato e quelli che non hanno un cuore. L’amore per la terra, e per la vigna è come quello per le donne e gli uomini: non si governa e non si comanda, si asseconda. Silenziosa e strisciante s’insinua dentro percorrendo le vie segrete dell’anima, fino a scendere dove i palpiti diventano battiti. La scelta allora non è più scelta, ma logica od illogica conseguenza.
L’azienda agricola Nunzio Ghiraldi si estende per circa 20 ettari di vigneti, tutti attorno alla cantina, a Lugana di Sirmione, nella zona col il miglior Terroir di tutta la denominazione. Nel vino l’assoluto non esiste, perché tutto è sempre relativo. Infatti, non sempre la collina esprime il meglio, in Lugana è proprio la pianura della conca morenica antistante al lago, a dare il valore aggiunto. Qui Il terreno è composto da argilla bianca stratificata prevalentemente calcarea, creatasi durante l’ultima glaciazione, la Wurmiana. Quando iniziò a ripiegare, l’attrito creato dal ghiacciaio in lentissimo movimento, ha sbriciolato i sassi ed ha plasmato quella particolarissima argilla, che compone il suolo per oltre il 50%, ed infine ritirandosi oltre, il lago di Garda. Nel sottosuolo troviamo anche notevole presenza di sali minerali.
Questo è il contesto, che ha senso solo se c’è un testo.
Nella produzione del vino, il testo è solo ed esclusivamente il vino.
Nunzio Ghiraldi in Lombardia coltiva solo Turbiana o Trebbiano di Lugana e produce soltanto due vini: entrambi Lugana. Ambedue in acciaio, perché, come dice lui, e sosteniamo noi, il legno ne snatura l’essenza, peggiorandolo inevitabilmente. Ciò che li differenzia sono l’età delle piante, che per il 1953 Sant’Onorata, superano i 60 anni. Infine il periodo dell’affinamento: almeno 6 mesi per il Gruccione e oltre 1 anno per il Vigna Vecchia.
Nient’altro.
Il risultato è nel bicchiere. I Suoi Lugana sono un trionfo di mineralità. I profumi sono puliti e ben distinguibili, in due parole…di classe. Al palato allunga il distacco con i Lugana, che non avendo quel prestigioso terroir, arrancano faticosamente tra sur maturazioni, botti di legno, e surrettizie aggiunte di Sauvignon Blanc.
I suoi Lugana, non sono solo sinceri interpreti di una tradizione antica , ma vini eleganti e meravigliosamente aderenti al territorio di appartenenza. Se ne è accorto anche Decanter, quando con l’annata 2016 in un bellissimo articolo su tutta la denominazione, ha inserito il Gruccione tra la ridottissima schiera dei migliori. Particolare non trascurabile, era l’unico a non essere un “riserva”. Virgoletto perché la denominazione non prevede la menzione riserva, ma quasi tutti i produttori hanno due Lugana, uno semplice e di pronta beva, e l’altro che fa percorsi enologici di maggior spessore, che per aiutare il lettore ad identificare la differenza, chiamo “riserva”.
La chiusura la lascio a chi molto prima di Noi, e molto meglio di noi parlò di una incredibile duttilità del Lugana: il compianto Maestro Luigi Veronelli.
“Bevi il tuo Lugana giovane, giovanissimo e godrai della sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la completezza. Bevilo decenne, sarai stupefatto della composta autorevolezza. I Lugana, cosa rara nei vini, hanno una straordinaria capacità di farsi riconoscere. Tu assaggi un Lugana e, se sei un buon assaggiatore, non puoi dimenticarlo”. (1998)
Quando assaggi alla cieca i Lugana di Nunzio, capisci in un istante che sono Lugana, e un momento dopo, che sono Nunzio Ghiraldi.
Fabrizio Buoli