Sorì San Lorenzo, Sorì Tildin e Costa Russi tornano ad essere Barbaresco
Gaja è un grandissimo produttore di vino. Angelo Gaja si può definire in tanti modi, senza dubbio è generalmente l’artefice della sprovincializzazione del vino italiano di qualità nel mondo; Particolarmente Le Roi, ha rilanciato una denominazione (Barbaresco) e un vitigno (Nebbiolo) che negli anni ‘70 stavano annaspando dietro un’immagine barocca dello stesso. Così, quando nel 2000 comunicò, che dall’annata 1996 avrebbe abbandonato la denominazione Barbaresco, a favore della più generica Langhe nebbiolo per i suoi tre Cru storici, Sorì San Lorenzo, Sorì Tildin e Costa Russi, si registrò perplessità e sgomento tra gli addetti ai lavori e nell’opinione pubblica. In molti si chiesero cosa l’opprimesse, cosa di una denominazione che aveva rilanciato lui e soltanto lui, invece che benefici gli arrecasse danni. Forse per presunzione, forse per una punta di superbia, forse per calcoli poco romantici e molto economici, forse per altro. Ma fu un errore.
La grandezza dei grandi non è l’infallibilità. La grandezza dei grandi sta nell’accettare la propria fallibilità. La grandezza dei grandi sta nell’accettare serenamente la possibilità di commettere errori, e di saperli correggere.
Hitchcock è stato un grandissimo regista. I suoi meriti non si limitano al gran numero di capolavori che ci ha lasciato, ma animato da un desiderio quasi spasmodico di ricerca ed innovazione, ha contribuito generosamente a creare il linguaggio cinematografico moderno. Il grande regista mentre si racconta a Truffaut nell’estate del 1962[1], parlando della sperimentazione, dice che può capitare che nel tentativo si cercare cose nuove ci si infili in strade, che da scomode ed anguste, alla fine risultino cieche ed improduttive. Allora bisogna fare il “Run to cover”, il ritorno a casa. Bisogna ammettere a se stessi di aver sbagliato, e tornare indietro fino al punto in cui si è deviato per imboccare la strada infruttuosa.
Angelo Gaja fa il “Run to cover”, e dopo la Cattività Langhesca, dall’annata 2013 i tre cru storici, Sorì San Lorenzo, Sorì Tildin e Costa Russi abbandonano la denominazione Langhe Nebbiolo e tornano ad essere Barbaresco. In etichetta ci sarà la dicitura Barbaresco Dop, che per la disciplina legislativa europea equivale in tutto e per tutto alla Docg.
Fabrizio Buoli
[1] François Truffaut, Le cinéma selon Hitchcock, Paris, Laffont, 1966