Descrizione
Dogliani La Costa 2017 Quinto Chionetti
Dolcetto 100%
Biologico Certificato
Il Dogliani la Costa è la parte più alta del vigneto San Luigi, uno dei cru migliori e famosi di tutta le denominazione.
Rosso granata intenso con riflessi viola.
Al naso è intenso variegato e di finissima qualità. Si distingue per meravigliosi profumi di frutta rossa e scura e di fiori. Così possiamo osservare l’amarena, la susina rossa e la mora. Seguono note di geranio, rosa rossa, genziana, rabarbaro, tabacco, vaniglia e noce moscata. Non mancano le sensazioni di erbe aromatiche.
Al palato è equilibrato e nel suo complesso armonico. Tannini ben presenti ed una vivida mineralità, compensano la ridotta acidità, carenza tipica del vitigno. Il profilo delle morbidezze sfoggia una cremosità che dona volume e consistenza al sorso. Dal palato giungono ai recettori nasali aromi di mirtillo, e di spezie.
Il Dogliani La Costa di Chionetti è il dolcetto più strutturato e voluminoso dei tre alfieri. Pur essendo pronto da bere, mantiene ottime capacità di invecchiare nel tempo migliorando ed è pienamente rappresentativo della denominazione.
Dogliani La Costa 2017 Quinto Chionetti
Suolo: la conformazione del terreno è definita come la formazione di Lequio, creatasi circa 10 milioni di anni fa nell’epoca Tortoniana. Nel dettaglio la zona del San Luigi presenta stratificazioni di argilla, sabbia e fossili marini, che comprimendosi hanno dato origine alle marne chiare. Il suolo può essere, nei due sue estremi, o argilloso oppure calcareo. Scendendo la percentuale del primo sale quella del secondo creano diversi tipi di Marne. Quando tendono al rosso, la presenza dell’argilla è superiore a quella del carbonato di calcio, mentre è di colore tendente al bianco quando è viceversa.
L’impatto del terreno sul vino dona maggiore potenza e durevole classe.
Sistema d’impianto: spalliera con potatura guyot
Quasi tutte le lavorazioni in vigna sono svolte manualmente, compresa la vendemmia, che avviene depositando l’uva in piccole cassette da 20kg.
Il periodo, in condizioni normali di clima avviene intorno alla metà di settembre.
Tolti i raspi prima della pigiatura degli acini, fermenta successivamente in vasche di acciaio inox termoregolate. Effettua la trasformazione malo lattica e poi affina per un certo periodo di tempo in vasche di cemento, e successivamente in botti di legno dalle grandi dimensioni non tostate.
La filtrazione avviene per decantazione e travaso, di conseguenza l’imbottigliamento è effettuato senza alcuna filtrazione o chiarifica.