Descrizione
Etna Rosso Moganazzi Volta Sciara 2015 Le Vigne di Eli
Nerello Mascalese 98% e Nerello Cappuccio 2%
L’Etna Rosso Moganazzi Volta Sciara proviene da un piccolo vigneto di nemmeno un ettaro nella contrada Moganazzi Volta Sciara nel comune di Castiglione di Sicilia, sul versante nord dell’Etna, ad un’altezza media di 650 m. s.l.m..
Il terreno è vulcanico, con cenere vulcanica, pomice nera e roccia vulcanica.
Entrambi i ceppi di Nerello sono stati piantati nel 1950.
La vendemmia è svolta a mano, e la fermentazione alcolica dura circa 10 giorni, Dopo aver svolto la fermentazione malo lattica, affina per 18 mesi in botti di rovere per il 20% nuove.
Etna Rosso Moganazzi Volta Sciara 2015 Le Vigne di Eli
Colore rosso rubino scarico
Al naso ha profumi di testa di frutti di bosco rossi. Roteando il bicchiere arrivano i dettagli del ribes rosso, del lampone, dei fiori di geranio, di cenere, di minerali, di rocce. Seguono l’humus e la terra, e tra le spezie la cannella e il tabacco da sigaro.
A palato è in perfetto equilibrio tra Forma e Sostanza, Ha grande capacità di avvolgere e lasciare pulita la bocca. Ottimi i tannini colti maturi e dunque non amari, ma da notare ci sono certamente le sensazioni espresse dalla mineralità.
ottima espressione di vino dell’Etna, sommo esempio di estrema eleganza.
Le vigne di Eli ha sede sulle pendici nord dell’Etna, ed è stata fondata nel 2006 da Marco de Grazia, proprietario della molto più celebre Tenuta delle Terre Nere.
“Creare Le Vigne di Eli – dice Marco – è stato semplice e facile come un atto d’amore, che ho fatto nei confronti di mia figlia Elena (Eli), all’epoca ancora neonata. Accadde nel 2006: mi furono offerti prima un piccolo vigneto, poi un altro, entrambi in cru eccezionali: Feudo di Mezzo e Moganazzi-Voltasciara. Li acquistai e poiché questi terreni erano cosi piccoli e così belli, mi ricordavano la mia piccolina, Elena. In questo modo, nacquero Le Vigne di Eli”.
“Utilizzare i disegni di Elena come etichetta dei vini fu un’idea consequenziale – ci spiega Marco – perché ho sempre adorato i suoi disegni. E allo stesso modo, in maniera del tutto naturale, venne l’impulso che questa “proprietà bambina” contribuisse ad aiutare i bambini meno fortunati. Infatti, una parte sostanziale dei profitti viene devoluto all’Ospedale Pediatrico Meyer a Firenze. In questo modo, il progetto per i bambini raggiunge il suo pieno compimento. “